INERTISCAVI SRL
Escavazione, produzione e vendita di materiali inerti per costruzioni
 
 

RIPRISTINI AMBIENTALI

PROPOSTA DI CONVERSIONE D’USO DELLE VASCHE DI DECANTAZIONE PER LE ACQUE DI LAVAGGIO DELL’ATTIVITA’ ESTRATTIVA DELLA SOCIETA INERTISCAVI s.r.l. PRESSO L’AREA PODERE S. PAOLO - LOC. PIANELLA (SI)

Con la presente siamo qui a presentare una proposta di massima per la conversione delle attuali vasche di decantazione, per le acque di lavaggio impiegate nell’attività estrattiva, realizzate ed utilizzate dalla società Inertiscavi s.r.l. presso l’area podere S. Paolo – loc. Pianella (SI), in una zona umida in grado di ospitare l’avifauna stanziale e migratoria. Questo al fine di incrementare la biodiversità specifica, funzionale ed ecosistemica dell’intera area.

A) Status del sito

Attualmente le vasche di decantazione delle acque di lavaggio degli inerti coprono una superficie di circa 5 ha; pur essendo di origine artificiale e mai state oggetto di interventi mirati alla naturalizzazione presentano vegetazione spontanea erbacea ed arbustiva palustre, costituita da tifa o lisca maggiore Typha latifolia, cannuccia palustre Phragmites australis e salice bianco Salix alba.

All’interno delle vasche è probabile la nidificazione di folaga Fulica atra e germano reale Anas platyrhynchos data la presenza pressoché costante delle due specie durante il periodo riproduttivo. Il sito è inoltre utilizzato da Ardeidi, quali: airone cenerino Ardea cinerea, garzetta Egretta garzetta e nitticora Nycticorax nycticorax; quest’ultime due specie sono incluse nell’allegato I della “Direttiva 97/49/CE modifica della Direttiva 79/409/CEE del Consiglio concernente la conservazione degli uccelli selvatici”. Le specie menzionate nell’allegato I sono oggetto di misure speciali di conservazione concernenti i loro habitat, al fine di assicurare la loro sopravvivenza e la loro riproduzione nelle aree di distribuzione.

L’area dista circa 2,3 km in linea d’area dai laghi compresi nel Sito di Interesse Regionale (SIR) e Comunitario (SIC) e Zona a Protezione Speciale (ZPS) IT5190004 “Crete di Camposodo e Crete di Leonina” all’interno dei quali ogni inverno stazionano regolarmente importanti contingenti di anatre di superficie, quali germano reale, mestolone, fischione e alzavola e anatre di profondità come moriglione, moretta e in maniera irregolare moretta tabaccata; anche quest’ultima è inclusa nell’allegato I della direttiva di cui sopra. Da questo emergono le potenzialità conservazionistiche della zona umida in oggetto, in particolare come possibile area di sosta e stazionamento durante il periodo della migrazione invernale.
Di seguito sono individuati i principali interventi atti a migliorare, valorizzare e mantenere le caratteristiche e le funzioni proprie della zona umida presente.

B) Proposte di interventi di miglioramento ambientale e valorizzazione della zona umida (Tav. 1)

Intervento 1 – Rimodellamento del terreno per la creazione di un’unica zona umida
Finalità:
realizzare una singola area di grandi dimensioni e forma irregolare che possa offrire un miglior rifugio per l’avifauna anziché più aree di dimensioni ridotte e dalla forma geometrica.

Intervento 2 – Creazione di aree a diversa profondità delle acque per l’avifauna
Finalità:
favorire la sosta e possibilmente la nidificazione del maggior numero di specie ornitiche creando un ambiente diversificato in grado di rispondere alle diverse esigenze ecologiche della fauna e della flora.

Intervento 3 – Diminuzione della pendenza delle sponde per lo sviluppo della vegetazione riparia
Finalità:
creare le condizioni idonee sia alla colonizzazione delle sponde da parte delle specie vegetali spontanee che al successivo intervento.

Intervento 4 – Realizzazione di una schermatura a Phragmites australis lungo il perimetro dell’area
Finalità:
migliorare l’isolamento visivo e acustico della zona umida al fine di favorire la sosta e la nidificazione dell’avifauna permettendo contemporaneamente la fruibilità dell’area senza arrecare disturbo all’ecosistema.

Intervento 5 – Realizzazione di un percorso naturalistico e punti per birdwatching
Finalità:
promuovere la conoscenza dell’ecologia delle zone umide attraverso la possibilità di approcciarsi a queste, in maniera anche autonoma, grazie sia all’apposizione di pannelli informativi, circa le funzioni proprie di questi ambienti e le specie che li popolano, che attraverso delle strutture per l’osservazione diretta con particolare riferimento all’avifauna.

C) Interventi ordinari di gestione per il mantenimento della corretta funzionalità ecologica della zona umida

Tutti gli interventi di seguito elencati dovranno essere svolti al di fuori dei periodi riproduttivi (primavera) e di svernamento (autunno-inverno) dell’avifauna.

I. Taglio periodico di tifa e cannuccia palustre della porzione interna al lago al fine di evitare la copertura e l’interramento della zona umida realizzate dal canneto;

II. Tagli periodici del versante interno al lago del canneto costituente la schermatura, per ridurre la progressiva occupazione della zona umida;

III. Essiccamento e lavorazione a cadenza tri - quadriennale del fondo del lago seguite da semina con graminacee foraggere per migliorare la produttività del sito;

IV. Tagli periodici di diradamento degli esemplari di salice presenti nell’area centrale al fine di favorire la formazione di un bosco igrofilo semisommerso idoneo alla sosta e potenziale nidificazione degli Ardeidi presenti.

Tavola 1 – Zona umida risultante dalla conversione delle vasche di decantazione

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